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Inizia la scuola! Come affrontare il primo giorno?

UNA NUOVA AVVENTURA: LA SCUOLA PRIMARIA

Cartella, quaderni e astuccio sono pronti: e voi? E il vostro bambino?

Il primo giorno di scuola segna davvero l’inizio di una nuova avventura: per bambini e genitori si apre un mondo tutto da scoprire.

Vostro figlio non vede l’ora di iniziare la nuova scuola? È impaurito o si mostra indifferente?

In ogni caso è importante che abbiate ben presente che il bambino sta per affrontare un periodo della sua vita stimolante e allo stesso tempo impegnativo: affrontare l’inizio della scuola comporterà per i piccoli una certa dose di fatica mentale.

Il bambino infatti sarà tenuto ad adeguarsi a nuove regole, che non sempre saranno in accordo con i suoi desideri individuali, dovrà acquisire tante nuove abilità e nozioni, relazionarsi con nuovi compagni e nuovi insegnanti e per la prima volta porterà a casa dei voti.

Come comportarsi allora durante questo delicato periodo?
Per affrontare un cambiamento o un qualsiasi evento con una certa carica emotiva (come, appunto, i primi mesi di scuola) sintonizzarsi sulle proprie emozioni e insegnare al figlio a fare lo stesso è il primo passo da compiere (“che emozione! si inizia davvero…chissà come sarà?, forse sei un po’ agitato perché non conosci ancora la nuova maestra..”). Focalizzarsi sulle emozioni del momento permette infatti di affrontare la situazione presente senza lasciarsi distrarre da altre questioni.

Le reazioni alle esperienze scolastiche di vostro figlio potrebbero non avere a che fare solo con quella specifica situazione, ma potrebbero trascinare con sé emozioni personali suscitate da altro (esperienze passate, aspettative deluse); quando ciò accade diventa difficile leggere chiaramente le comunicazioni del figlio e rispondere alle sue vere esigenze.

È fondamentale che il bambino possa essere libero di esprimere entusiasmo, curiosità, preoccupazioni e incertezze e che senta accolti e riconosciuti tutti i suoi stati d’animo.

Che ruolo hanno le aspettative?
Il bambino si sente dire che è diventato grande e che andrà a scuola proprio come i bambini grandi, che dovrà ascoltare la maestra, seguire diverse lezioni e fare i compiti a casa. Tutte cose che per lui hanno solo un significato vago, forse solo fantasticato se non ha già avuto l’esempio dei fratelli più grandi. Quello che il bambino percepisce chiaramente è che le aspettative nei suoi confronti stanno aumentando. Ci saranno momenti in cui si sentirà davvero grande e in grado di affrontare tutte le novità della scuola e momenti in cui si sentirà piccolo, spaesato di fronte alla nuova routine, alle nuove regole e non certo a suo agio come i bambini che già frequentano la scuola primaria da qualche anno. Con pazienza il genitore sarà chiamato ad accogliere sia i momenti in cui il figlio si sentirà grande e autonomo, sia quei momenti in cui sembrerà regredire. Vanno incoraggiati gli slanci di crescita, senza però dimenticare la fatica che questi comportano.

Le aspettative sul figlio, la paura per un contesto nuovo, la crescita verso l’autonomia, i giudizi e le valutazioni possono creare pressione sul bambino e generare ansia nel genitore, che si chiede: “come sarà questo nuovo percorso?”, “farà i compiti da solo o dovrò aiutarlo?”, “si troverà bene con gli insegnanti e i compagni?”, “imparerà velocemente o avrà qualche difficoltà?

Non è facile essere consapevoli delle aspettative che si hanno nei confronti del proprio figlio. Entrano in gioco dinamiche complesse, spesso inconsce, che hanno a che fare con la propria storia.

Bisogna però tenere a mente che le aspettative che i genitori hanno sul figlio giocano un ruolo fondamentale nel percorso di crescita e quindi anche sul processo di apprendimento scolastico.

Trasmettere entusiasmo!
I bambini apprendono le emozioni anche osservando i genitori. Se la mamma ripeterà al proprio figlio frasi del tipo “vedrai quanto dovrai lavorare a scuola”, “ci saranno anche i compiti da fare”, “sarà un bell’impegno per tutta la famiglia” il figlio molto probabilmente vivrà la scuola come un peso. È invece importante trasmettere entusiasmo già prima dell’inizio della scuola. La scuola non sarà “difficile”, ma “stimolante”. Le insegnanti non saranno “severissime”, ma “preparate”, il bambino “saprà sicuramente ascoltare la maestra” e ancora i compiti non “ruberanno tempo ai giochi”, ma il bambino “saprà organizzarsi per fare bene entrambe le cose”. Nei mesi che precedono l’inizio della scuola si può fare una passeggiata fino alla scuola per vedere i bambini giocare all’intervallo: “guarda come si divertono!”, “senti, è suonata la campanella, guarda come si mettono tutti in fila davanti alla maestra. Sono pronti per una nuova lezione”, “chissà quante cose nuove imparerai anche tu!”. Questo atteggiamento è importante anche per l’autostima del bambino: il genitore deve sottolineare il salto di qualità che il figlio sta per compiere, trasmettendo fiducia nelle sue capacità e rassicurandolo al tempo stesso che non verrà meno l’aiuto necessario.

Entusiasmo, curiosità e vivo interesse sono una buona base per qualsiasi apprendimento. È importante alimentarli sempre.

Lasciatevi sorprendere dalle tante cose nuove che vostro figlio imparerà, rispettando i suoi tempi e le sue modalità.

Buona nuova avventura!